Gli organi si muovono, essi hanno una propria mobilità e motilità che permette il loro normale funzionamento. Nello specifico, a causa della spinta meccanica del diaframma (il cui compito è quello di iniziare l’atto respiratorio e di eseguire una sorta di massaggio a livello degli organi fungendo da pompa linfatica) gli organi addominali subiscono delle “compressioni” durante la fase espiratoria e degli “allungamenti” durante la fase inspiratoria.

L’altro elemento da considerare è la motilità dell’organo, ovvero la mobilità intrinseca delle cellule che costituiscono ciascun organo. Queste cellule compiono un movimento ritmico incessante durante tutta la vita e se armonico è sinonimo di benessere dell’organo. L’organo deve essere trattabile senza causare dolore durante la sua palpazione.

Molte persone non sanno che una restrizione di movimento degli organi interni può provocare dolori sia di natura musco-articolare che di natura viscerale.

Il trattamento viscerale è indicato nelle persone che soffrono di:

  • Reflusso gastro-esofageo
  • Gastrite
  • Ernia iatale
  • Stitichezza
  • Bronchiti
  • Gonfiori addominali
  • Colite spastica
  • Sindrome del colon irritabile 
  • Lombalgia
  • Ciclo mestruale doloroso
  • Dolore pelvico e addominale
  • Nausea 
  • Ansia

La mobilità e la motilità degli organi, insieme alla postura e all’alimentazione del paziente, offrono al terapista numerosi strumenti per capire quale può essere la causa principale del dolore che si è manifestato.

Lo scopo del trattamento osteopatico è quello di ridare mobilità agli organi andando ad analizzare le correlazioni che questi hanno con il resto dell’organismo tramite l’utilizzo di tecniche manuali specifiche ripristinando così il loro normale equilibrio.